Sugli appalti dell’Expo Il Gip indaga
- 28 aprile 2014 Cronaca
l 19 marzo un’ondata di arresti ha scosso la società “Infrastrutture Lombarde”, interamente controllata dalla Regione Lombardia.
Istituita nel 2003, aveva lo scopo di gestire e realizzare infrastrutture di interesse pubblico come scuole e ospedali, ma anche opere più grandi come “Palazzo Lombardia”, la nuova sede regionale.
Ma il campo maggiore dove la società operava era quello connesso all’Expo, con la gestione di un budget di circa 11 miliardi di euro di investimenti pubblici e il coordinamento dell’assegnazione degli appalti relativi alla manifestazione.
I nomi più importanti tra gli arrestati sono quelli di Antonio Rognoni, direttore generale della società, e Pierpaolo Perez, a capo della sezione “gare e appalti”, oltre ad altre 6 persone, mentre gli indagati risultano essere trenta.
Il giudice per le indagini preliminari Andrea Ghinetti, che ne ha ordinato gli arresti, contesta loro le accuse di associazione a delinquere, turbativa d’asta, falso e truffa alla Regione.
Secondo il giudice, gli indagati avrebbero messo in piedi un sistema volto alla predeterminazione delle gare d’appalto verso imprese amiche e all’assegnazione di contratti di consulenza fasulli.
Le attività illecite riguarderebbero anche due appalti connessi ad Expo, e ciò getta un’ombra scura sui lavori che si stanno svolgendo sul sito espositivo, già toccati in passato da inchieste riguardanti gli appalti, basti ricordare il caso delle infiltrazioni mafiose all’interno di alcune imprese vincitrici dei bandi di gara.
Anche il direttore dei lavori per Expo di “Infrastrutture Lombarde” Alberto Porro è risultato tra gli indagati ed è stato sospeso, fatto che avrebbe rischiato di rallentare i lavori sul cantiere, che hanno già tempi di consegna strettissimi.
Per fortuna, dopo alcuni attriti iniziali, Comune e Regione hanno prontamente trovato un accordo sul nome del sostituto, Diego Riccardo Robuschi, e ciò consentirà di non perdere tempo ulteriore nei lavori.
Accanto a questa notizia, emerge finalmente una novità positiva: gli Stati Uniti hanno firmato il contratto di partecipazione a Expo 2015.
L’annuncio è stato dato dal presidente Barack Obama a margine della sua conferenza stampa con il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la visita in Italia dello scorso mese, durante la quale ha anche espresso il desiderio di essere a Milano per l’inaugurazione dell’esposizione universale.
Il padiglione U.S.A., che sarà costruito interamente con materiali ecosostenibili, avrà la forma di un granaio su più piani e si propone di mostrare al pubblico le eccellenze americane in fatto di cibo e di innovazione delle tecniche agricole.
In questo modo, con l’adesione del Paese leader dell’innovazione tecnologica e della produttività agricola a livello mondiale, Expo si arricchisce di un partner fondamentale per discutere di quelle tematiche di cibo sano e per tutti che si propone di sviluppare.
Fabio Figiaconi