IL CORONAVIRUS VISTO DAI BAMBINI
- 19 marzo 2020 Curiosità
La poesia scritta dal piccolo Diego
In questi tempi difficili lo sguardo dei bambini sulla realtà riesce a essere sorprendente.
I bambini a casa per effetto della chiusura delle scuole eseguono a distanza i compiti assegnati.
Uno può essere scrivere una filastrocca. E allora capita che il piccolo Diego, che frequenta la prima media in quel di Ortueri (Nuoro), la dedichi al coronavirus.
La intitola "Etciù":
“Etciù! Basta uno starnuto
e tutti scappan via,
un bacio o una carezza
e dritti in farmacia.
Ti chiamano corona
ma tu non sei un re,
sei un virus prepotente
che non vale un granché.
Dicevano ‘in Sardegna non arriverà’
e invece, guarda un po’, eccoti qua!
Fai un po’ paura ma forse non sai
che lotteremo finché non sparirai.
E anche se non è più carnevale
una mascherina dobbiamo indossare.
Pensiamo all’igiene e ci laviam le mani
e cerchiamo anche di stare lontani.
Facciamo di tutto per non farci acchiappare
e tu, virus, non riuscirai a infettare.
La nostra Italia si salverà
e un bel lieto fine ci sarà”.