MASCHERINA O OPERA D'ARTE?

La storia di un artista del pavese

La mascherina come protezione individuale e collettiva. C'è quella chirurgica, quella di puro tessuto, quella per il personale medico, ffp2 o ffp3...

L'assortimento non manca. La fantasia neppure se su internet è ormai possibile personalizzarla con i disegni più fantasiosi.

L'artista pavese Lele Picà, non immaginava che una sua opera potesse trasformarsi in una mascherina d'artista. Lo racconta il Corriere della Sera di oggi (23 aprile, ndr).

Nel chiuso della sua casa, aveva trasformato i propri sentimenti e il dolore altrui in un quadro.  Pensava di venderlo per poi donare il ricavato all'ospedale San Matteo della sua città.

Poi, ha cambiato idea. Ha tagliato la tela trasformandola in tanti rettangoli che si possono sovrapporre alla mascherina in uso. Poi ha lanciato un'asta su internet per raccogliere fondi.

Il successo dell'iniziativa è arrivato all'improvviso. In due settimane è riuscito a raccogliere circa tremila euro.

L'appuntamento con l'asta, ora, è quotidiano sul suo profilo Instagram.

L'ultimo ordine? Un centinaio di mascherine d'artista per gli operatori del 118 di Pavia.

Picà è già all'opera su un altro quadro.


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