Polizia Locale: Pool Antitruffe, sette condanne per reati ai danni anziani tra Milano e l’hinterland
- 29 luglio 2021 Dal Comune
La Vicesindaco Scavuzzo: “Indagini importanti, resa giustizia ad almeno 25 persone. Il nostro appello: in estate massima attenzione a chi è più fragile e rimane solo in casa”
Erasmo, Ottorino, Nerina: nomi ormai desueti che con probabilità si
riferivano a persone anziane. Sceglievano così le proprie vittime i sette
truffatori che sono stati condannati dal Tribunale di Milano per i reati di
associazione a delinquere finalizzata alla truffa, con l'aggravante della
transnazionalità, e ricettazione, aggravata dal numero dei
concorrenti.
Gli arresti e le relative condanne sono stati resi possibili dalle indagini
coordinate dal Procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dai sostituti procuratori
Cristian Barilli e Giancarla Serafini, e condotte dal Pool Antitruffe della
Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Milano, composto da personale
della Polizia di Stato e della Polizia Locale.
A seguito di alcune denunce, il personale operante aveva riscontrato, a partire
da gennaio 2019, il susseguirsi di una serie di truffe perpetrate con un modus
operandi comune: le vittime venivano contattate telefonicamente da una persona
che si spacciava per un parente (presentandosi in genere come un figlio o un
nipote) e che chiedeva in prestito denaro o oggetti preziosi, affermando di
averne urgente bisogno per far fronte a un grave problema. In alcuni casi, ad
esempio, il truffatore asseriva di essere ammalato (nell'ultimo anno anche di
Covid) e di dover affrontare grandi spese per farsi curare; in altri casi
affermava invece di aver causato un incidente stradale e di dover risarcire la
persona investita.
Le telefonate venivano effettuate da utenze estere (Polonia e Germania, con
prefisso 0049) e la vittima, anziana, veniva trattenuta al telefono per un
lungo tempo, impedendole di verificare se quanto le era stato raccontato fosse
vero. Indotta pertanto a raccogliere il denaro e i gioielli presenti in casa,
la vittima li consegnava poi ad un complice del truffatore - appostato sotto la
sua abitazione - che le raccontava di essere in contatto con il parente in
difficoltà (all'occorrenza facendo anche finta di telefonargli con toni
rassicuranti). Una volta ritirati il denaro e/o i preziosi (o dopo aver
accompagnato la vittima in banca o alle Poste), i truffatori si dileguavano,
per poi attivarsi presso compro oro o terzi ricettatori, dove scambiavano parte
del bottino con denaro contante.
Grazie alle telecamere installate nei pressi dei condomini delle vittime,
all'analisi dei tabulati telefonici, a pedinamenti effettuati anche con
l'ausilio della Polizia Stradale e all'installazione di una videocamera nei
pressi del "covo" dei truffatori, sito a Rozzano, il personale della
Sezione di Polizia giudiziaria è riuscito a individuare diversi componenti del
sodalizio, il quale si serviva di "centralinisti" siti all'estero
(che avevano il ruolo di scegliere i nominativi e di contattare le vittime per
telefono) e di "esattori" operanti in Italia (impiegati per
recuperare il denaro e i preziosi dalle vittime). Le utenze estere utilizzate
per le telefonate venivano poi dismesse dopo ogni truffa.
“Si conferma la soddisfazione per il lavoro del Pool Antitruffe che opera
all’interno della Procura di Milano – ha commentato la vicesindaco e
assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo – indagini importanti e condanne che
rendono giustizia ad almeno 25 persone anziane vittime di truffe. Un impegno,
questo del contrasto alle truffe agli anziani, che prosegue in modo deciso, anche
attraverso i Vigili di Quartiere, che hanno ricevuto una formazione apposita
proprio per prevenire le truffe o intervenire tempestivamente allorché
segnalate. In questo contesto, con l’arrivo del mese di agosto, vogliamo fare
un appello ai parenti, ai vicini di casa e agli amici delle persone più anziane
che resteranno a Milano affinché prestino la massima attenzione soprattutto
quando sono sole: ricordo che è importante non rispondere mai a richieste di
denaro o preziosi e contattare il 112 per qualsiasi sospetto”.
Le sette condanne
inflitte ai truffatori, i quali dovranno scontare pene fino ai tre anni e 4
mesi di reclusione, rappresentano un importante risultato investigativo, che va
a collocarsi nel contesto delle attività condotte dalla Procura e dalle Forze
di Polizia a tutela delle fasce più deboli e, in particolar modo, degli
anziani. In questo contesto viene costantemente rafforzata l'attività
d'indagine e di coordinamento del Pool Antitruffe della Sezione di Polizia
Giudiziaria, i cui operatori, realizzando un virtuoso modello di sinergia
interforze, mirano a disarticolare i sodalizi criminali dediti alla
realizzazione di truffe a persone anziane, con la finalità di porre un argine
al diffondersi di tale tipologia di reati.
Il Comune di Milano ha inoltre attivato anche quest’anno il tradizionale ‘Piano
socialità’ per il mese di agosto con tante attività pensate proprio per gli
anziani che possono trovarsi da soli o in difficoltà. Le attività prendono
avvio il 3 agosto e proseguono per tutto il mese; per avere informazioni e
prendervi parte è necessario chiamare il contact center del Comune allo 020202
(attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20). Tramite gli operatori, verrà
fissato un appuntamento per un primo colloquio orientativo e per prenotare la
propria presenza alle attività scelte, che seguiranno precise indicazioni e
protocolli di sicurezza sanitaria.