Premio Ambrosoli
- 09 marzo 2022 Dal Comune
Il riconoscimento del Comune assegnato alla tesi "Criminalità e comunità. Il caso delle valli bergamasche"
È Luca Bonzanni con la sua tesi "Criminalità e comunità. Il caso delle
valli bergamasche" il vincitore dell'edizione 2021 del "Premio di
laurea in memoria dell'avvocato Giorgio Ambrosoli". Ad annunciarlo nella
tradizionale cerimonia di premiazione che si è svolta oggi a Palazzo Marino, la
vicesindaco Anna Scavuzzo insieme a Umberto Ambrosoli, Tiziano Barbetta e
Vittorio Coda, membri della Commissione giudicatrice del Premio.
Il premio assegnato e istituito a partire dal 1999, è promosso
dall'Amministrazione comunale per onorare la memoria di Giorgio Ambrosoli
attraverso l'assegnazione di riconoscimenti a giovani laureati o ricercatori
che abbiano approfondito nelle loro tesi di laurea il tema, fondamentale per la
libertà e la democrazia di un Paese, dell'etica applicata all'attività
economica e che abbiano indagato la corruzione e il rapporto tra economia
legale e criminale, anche di stampo mafioso.
"Questo premio – ha sottolineato la Vicesindaco Anna Scavuzzo
- ha un alto valore per la nostra città: da un lato quello di ricordare
la figura di Giorgio Ambrosoli, che ha rappresentato un modello di integrità
morale e di impegno civico e civile; dall'altro quello di essere una preziosa
occasione per raccogliere le tesi delle studentesse e degli studenti che
diventano poi patrimonio comune di memoria collettiva. Ancor più nel momento
storico che stiamo vivendo, è evidente come mantenere vivo il ricordo delle
persone che hanno contribuito a scrivere importanti capitoli della nostra
storia comune sia il modo migliore per costruire un futuro migliore e
consapevole".
La tesi di Luca Bonzanni, studente dell'Università degli Studi di Milano –
Dipartimento di studi internazionali giuridici e storico-politici – Dottorato
in studi sulla criminalità organizzata, è stata scelta tra le 16 che hanno
partecipato al bando 2021 chiuso lo scorso ottobre che prevedeva l'assegnazione
di un premio di 5mila euro per massimo due dei partecipanti.
Analizzate le tesi, solo una è risultata meritevole dalla Commissione
presieduta da Andrea Borsani e composta, oltre ai presenti oggi, anche da
Gherardo Colombo, Presidente del Comitato per la legalità, la trasparenza e
l'efficienza amministrativa del Comune di Milano. Questa la motivazione: "Il
candidato si interroga su un fenomeno non ancora approfondito dagli studiosi,
quello delle condotte criminali in contesti locali, che, pur essendo prossime
alle condotte della criminalità organizzata, con le stesse non hanno alcun
legame. A tal fine il candidato, dopo una rassegna della letteratura, si
immerge in due casi localizzati nelle valli bergamasche, ne analizza la genesi
e le caratteristiche pervenendo all'individuazione puntuale di somiglianze e divergenze
dal modello mafioso. Tesi eccellente sotto ogni aspetto: rilevanza del problema
affrontato, completa e approfondita rassegna della letteratura, rigore
metodologico, chiarezza espositiva, contributi originali".