PROGRAMMA ESPOSITIVO 2020 E ANTICIPAZIONI DEL 2021
- 02 dicembre 2019 Dal Comune
Presentata oggi dal Sindaco Sala e dall’assessore Del Corno
Una
programmazione ampia, varia nei temi e nei linguaggi, che risponde alle
molte diverse esigenze dei milanesi e dei visitatori della nostra
città, e di respiro internazionale
È stata presentata oggi, lunedì 2 dicembre, a Palazzo Reale dal Sindaco Giuseppe Sala e dall’assessore alla Cultura Filippo Del Corno la programmazione delle mostre negli spazi espositivi del Comune di Milano per l‘anno 2020 e l’anticipazione di alcune grandi mostre del 2021. Un programma ampio, vario nei temi e nei linguaggi, che risponde alle molte diverse esigenze dei milanesi e dei visitatori della nostra città, di grande qualità curatoriale e artistica e con un respiro internazionale che consente, anche grazie all’arco temporale di programmazione esteso fino al 2021, di costruire quell'incoming turistico e culturale che, come dimostrano i numeri, cresce a Milano ogni anno di più.
È stata presentata oggi, lunedì 2 dicembre, a Palazzo Reale dal Sindaco Giuseppe Sala e dall’assessore alla Cultura Filippo Del Corno la programmazione delle mostre negli spazi espositivi del Comune di Milano per l‘anno 2020 e l’anticipazione di alcune grandi mostre del 2021. Un programma ampio, vario nei temi e nei linguaggi, che risponde alle molte diverse esigenze dei milanesi e dei visitatori della nostra città, di grande qualità curatoriale e artistica e con un respiro internazionale che consente, anche grazie all’arco temporale di programmazione esteso fino al 2021, di costruire quell'incoming turistico e culturale che, come dimostrano i numeri, cresce a Milano ogni anno di più.
La programmazione di lungo respiro,
che è anche il risultato di un profondo lavoro di relazione con
istituzioni e prestatori, è il segnale di una progettazione di senso
sempre più apprezzata, in Italia e all'estero, e allinea Milano alle più
importanti istituzioni culturali del mondo, favorendo le collaborazioni
internazionali.
"I milanesi e i turisti in visita a Milano -
ha commentato il sindaco Sal
a - avranno a disposizione un
palinsesto di mostre e percorsi espositivi dal grande valore artistico,
anche il prossimo anno. Il programma 2020-21 che presentiamo oggi parla,
infatti, di una città sempre più in grado di rispondere con originalità
a interessi culturali plurali e internazionali. Le proposte espositive
che stiamo offrendo alla città sono premiate da pubblico e critica:
quest'anno, ad esempio, 'Leonardo mai visto', ancora in corso, si
colloca tra i percorsi espositivi più visitati in tutta Italia. E sempre
nell'ambito delle celebrazioni per il quinto centenario della morte di
Leonardo da Vinci, è stata molto apprezzata la Sala delle Asse, al punto
che abbiamo deciso di prorogarne l'apertura fino ad aprile 2020".
Le linee di programmazione artistica
del calendario mostre 2020/21 sono infatti ben riconoscibili e creano un
ordito che permette di seguire interessi, tendenze e progetti coerenti e
identificabili.
La prima di queste linee, in ordine
cronologico, è quella che segue il filo delle celebrazioni leonardesche
ed è inserita nel palinsesto “Milano Leonardo 500”. Il grande successo
di “Leonardo mai visto”, che è già stato visitato da oltre 250.000
persone, ha infatti indotto l’Amministrazione a prorogare l’apertura
straordinaria della Sala delle Asse fino al 19 aprile 2020, e il
Castello Sforzesco ad accompagnare l’iniziativa con altri due progetti
espositivi dedicati al genio vinciano: “L’Atelier di Leonardo e il
Salvator mundi” e “Una scrittura allo specchio. I segreti della sinistra
mano di Leonardo”.
Una seconda linea che intreccia tutta
la programmazione 2020 è l’annunciato palinsesto culturale dedicato a “I
talenti delle donne”: promosso e coordinato da Comune di
Milano|Cultura, proporrà un calendario di iniziative multidisciplinari -
dalle arti visive alle varie forme di spettacolo dal vivo, dalle
lettere ai media, dalla moda alle scienze - dedicate alle donne
protagoniste nella cultura e nel pensiero creativo. Il palinsesto
complessivo sarà presentato a gennaio 2020, ma nella programmazione
espositiva sono già evidenziati (con il logo creato ad hoc che
caratterizzerà tutte le iniziative) i progetti pensati per raccontare
l’universo artistico femminile: dalle “Storie di strada” fotografate da
Letizia Battaglia (Palazzo Reale) alla mostra dedicata ad Adriana Bisi
Fabbri, protagonista del primo Novecento (Museo del Novecento);
dall’antologica di Grazia Varisco (Palazzo Reale), alla mostra dedicata a
Marieda Boschi, collezionista milanese ma soprattutto ceramista e
scultrice di grande talento (Casa Boschi-Di Stefano); dalla mostra
“Divine avanguardie” che racconterà l’evoluzione della figura femminile
come soggetto e oggetto di rappresentazione in Russia dal Quattrocento
al Novecento (Palazzo Reale), alla mostra fotografica di Luisa Menazzi
Moretti che ritrae i volti (e le storie) di donne e uomini immigrati nel
nostro Paese (Mudec photo); dalle cento acqueforti di Federica Galli
(Palazzo Morando), alla collettiva dedicata alle grandi artiste del
‘600, le “Donne del Barocco”: Artemisia Gentileschi, Sofonisba
Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani e Fede Galizia (Palazzo
Reale).
Anche la Milano Artweek, la settimana
dedicata all’arte moderna e contemporanea che dal 14 al 19 aprile 2020,
in occasione di miart, la fiera internazionale dell’arte moderna e
contemporanea, segna una linea di progettazione importante. Come ogni
primavera, infatti, Milano organizza un ricco programma di ambiziosi
progetti artistici e di mostre realizzati ad hoc, coinvolgendo le
principali istituzioni pubbliche e fondazioni private. Nelle proprie
sedi espositive, il Comune di Milano propone agli appassionati d’arte
contemporanea la prima, grande antologica dedicata a Carla Accardi dopo
la sua scomparsa e la personale di Franco Guerzoni (Museo del
Novecento), l’universo performativo dell’artista cubana Tania Bruguera
(PAC), il fascino senza tempo della calligrafia indagato con nuovi
linguaggi da sei artisti cinesi (Palazzo Reale) e la personale di Nairy
Baghramian (“Furla series #03”), la prima mostra in uno spazio pubblico
dell’artista iraniana, pensata in dialogo con gli spazi e la collezione
della Galleria d’Arte moderna (GAM).
La Photoweek traccia una linea
altrettanto definita nella programmazione espositiva del prossimo anno,
con una serie di mostre fotografiche, tuttora in progress, allestite in
diversi spazi espositivi: Tina Modotti e il “suo” Messico saranno
protagonisti di una mostra al Mudec, mentre a Palazzo Reale andranno in
scena le straordinarie immagini realizzate da Margaret Bourke-White.
“La programmazione espositiva che
presentiamo oggi si inscrive in un quadrante di coerenza e organicità,
dove un asse cruciale è rappresentato dall’aderenza delle singole mostre
all’identità e alla missione di ogni singolo istituto che li progetta e
li realizza – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. - Attività
che conferma il lavoro di ricerca e di approfondimento degli istituti
civici, che è continuo e fondamentale per la conservazione e la
valorizzazione di un patrimonio che appartiene alla nostra città, e la
capacità di costruire un dialogo fecondo con istituzioni, progetti e
artisti provenienti da tutto il mondo”.
E infatti il Museo Archeologico
propone un affondo sulla cultura egizia (“Sotto il cielo di Nut”);
l’Acquario civico realizza nei propri spazi una mostra fotografica sulle
grandi scienziate italiane e tre mostre d’arte legate al tema
dell’acqua (di Letizia Fornasieri, Alessandro Spadari e Maria Cristina
Fioretti); Palazzo Morando sviluppa la propria missione di spazio
dedicato al costume con la mostra “Stile Milano”; la GAM approfondisce
la vicenda ottocentesca di Vidovi?, artista croato affine alle
esperienze simboliste italiane; il Castello Sforzesco realizza insieme
al Louvre una grande mostra sulla scultura del Rinascimento (“L’anima e
il corpo”); la Biblioteca Sormani ricostruisce grazie ai propri archivi
le relazioni tra alcune scrittrici, giornaliste e poetesse del primo
Novecento (“La scrittura delle donne anima del Novecento”); la Casa
museo Boschi Di Stefano mette in dialogo la propria straordinaria
collezione con (altre) opere di Franco Francese e Sergio Dangelo; il
Museo del Novecento approfondisce il percorso artistico di Anna Valeria
Borsari dagli anni Settanta a oggi; il PAC esplora il mondo dell’arte
contemporanea giapponese; lo Studio Museo Francesco Messina declina una
“Trilogia del colore” in dialogo con i suoi spazi e la sua collezione;
il Mudec indaga le culture del passato e del futuro esplorando
l’influenza della robotica dall’antichità alla contemporaneità
(“Robot”); Palazzo Reale propone le grandi produzioni dedicate a Georges
de la Tour, Mario Sironi, il Realismo magico.
Il 2021 vedrà a Palazzo Reale le
grandi mostre dedicate a Tiziano, a Edgar Degas e alla Pop art, mentre
il PAC ha già in programma la personale di Yuri Ancarani.