Fontana in alta Valtellina con alpinista Confortola:patrimonio inestimabile
- 27 maggio 2023 Dalla Lombardia
Un’occasione per verificare le condizioni ambientali e quanto siano importanti le funzioni di chi vive e opera in alta quota, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Il tutto in un contesto turistico di eccellenza.
Fontana: Valfurva e tutte le montagne valori da apprezzare
“Invito tutti a visitare le nostre montagne – ha detto il presidente – un patrimonio di valore inestimabile tutto da vivere. Visitarle con Marco Confortola, persona eccezionale che conosce i valori di questo patrimonio, significa apprezzarle nel miglior modo possibile”.
“Una camminata speciale – ha detto l’alpinista di Santa Caterina Valfurva – perché legata non solo alla montagna ma, soprattutto, a una amicizia profonda. È stato un onore aver guidato Attilio Fontana in alta Valtellina meta di moltissimi turisti. Qui l’ospite trova molteplici opportunità e può ammirare la bellezza della montagna di Lombardia. L’invito è vivere la montagna di Lombardia, perché è magica”.
“Uno scenario incredibile – ha detto Sertori – paesaggi straordinari che danno emozioni grandissime. Il racconto dell’amico alpinista Confortola, ogni dettaglio di quel meraviglioso scenario che abbiamo visitato, sono stati anche occasione per vedere lo stato del ghiacciaio. Qui ci sono i custodi della montagna, chi abita cime, valli e rispetta i luoghi così come la natura li ha creati e modellati nel tempo. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo e abbiamo fatto in questi anni come Regione Lombardia”.
Parco Stelvio: grande squadra al servizio della montagna
Operare e vivere in un ecosistema fragile e complesso come quello del Parco Nazionale dello Stelvio richiede struttura e organizzazione di lavoro. “È il più grande d’Italia, 1.300 chilometri quadrati, una grande squadra – ha detto Franco Claretti, direttore del Parco Nazionale dello Stelvio – per permettere a tutti di fruire di queste bellezze. Una squadra che lavora ogni giorno, composta da operai forestali, guardie parco, biologi, botanici e altri tecnici. Costante è lo studio, il monitoraggio delle specie della flora e della fauna presenti”.
Si lavora in simbiosi con Regione Lombardia, “Che vigila e dà le risorse necessarie al funzionamento di una macchina stupenda – ha aggiunto Claretti – in un ambiente dove è possibile vedere specie arboree e fauna autoctona assolutamente uniche”.
Valeria Giunti