Ucraina, al 29 marzo sono 26.000 gli arrivi e 86 i minori non accompagnati

Foroni: coordinare con Prefetture ed Enti locali l’accoglienza

Si è riunita martedì 29 marzo l’Unità di Crisi regionale attivata su decreto della Direzione generale Territorio e Protezione civile, per fare il punto sulla gestione dell’emergenza Ucraina sul territorio della Lombardia. Lo ha comunicato l’assessore al Territorio e Protezione civile di Regione LombardiaPietro Foroni.

Obiettivo far interagire i soggetti coinvolti

“Nostro obiettivo – ha detto l’assessore – è infatti garantire un’efficace interazione con tutti i soggetti coinvolti nelle iniziative di supporto alla popolazione ucraina. Allo stato attuale abbiamo registrato 25.916 rifugiati presenti in Lombardia in accoglienza volontaria, di cui soltanto il 3% ha avuto bisogno dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). Ovvero della rete di assistenza introdotta dalla Prefettura. Il restante è ospitato da privati o familiari”.

Tra i profughi 86 minori non accompagnati

Ottantasei tra questi sono minori non accompagnati (18 nella città di Milano). “La situazione, a livello regionale, è infatti attualmente sotto controllo – ha aggiunto Foroni – e questo grazie all’azione incrociata portata avanti da Regione Lombardia. Che si sta attivando su più fronti con spirito di collaborazione e compattezza per supportare concretamente il popolo ucraino”. “Ringrazio – ha concluso Foroni – tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni”.

Punti di prima assistenza

Restano quindi attivi, sul fronte dell’emergenza Ucraina in Lombardia, i punti di prima assistenza allestiti, su indicazione di Regione Lombardia, presso la stazione Centrale di Milano (in gestione alla Protezione civile di Milano) e a Lampugnano, dove le persone in arrivo vengono assistite e sottoposte a tampone.
Ava Tanin

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