Comune di Milano - Fase delle Osservazioni - Considerazioni di Assoedilizia, convegno del 25 giugno 2019
- 26 giugno 2019 Editoriali
IL COMUNE DIALOGHI CON I MEGAOPERATORI FINANZIARI,
MA NON SACRIFICHI LE FAMIGLIE RISPARMIATRICI DELL'IMMOBILIARE
Il PGT-Piano di Governo del Territorio, che ha sostituito il vecchio
Piano Regolatore Generale - attraverso il quale i Comuni possono
programmare il loro sviluppo dal punto di vista urbanistico - disegna il
futuro della Città Metropolitana di Milano al 2030, con cinque
obiettivi:
Una città connessa, metropolitana e globale;
Una città di opportunità, attrattiva e inclusiva;
Una città green, vivibile e resiliente;
Una città composta da 88 quartieri, da chiamare per nome;
Una città che si rigenera
Il PGT è stato oggetto delle Considerazioni di Assoedilizia nella
cui sede si è svolto un convegno ad hoc.
Dopo il saluto introduttivo
dell’avv. Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, sono
intervenuti gli avvocati Luca Stendardi - coordinatore dell’evento -
Marco Di Tolle e gli architetti Susanna Rosellini e Sandro Ghiozzi.
Colombo Clerici ha, in particolare, affrontato la questione della
rigenerazione urbana sottolineando la dicotomia, sul piano della
'filosofia' delle rispettive visioni, da parte di Regione e Comune: la
legge regionale si fonda sul criterio della incentivazione, attraverso
misure premiali, dell'azione condotta dall'operatore privato; il PGT del
Comune viceversa (art. 11 del Piano delle Regole: individuazione di
edifici “abbandonati e degradati) si fonda su un provvedimento
coercitivo sanzionato da una misura altamente penalizzante (in quanto
comporta lo svuotamento del contenuto economico del diritto di proprietà
immobiliare).
Nel corso dei lavori si sono confrontate le posizioni
sostanzialmente critiche rispetto al PGT dei legali Di Tolle e Stendardi
e quelle piu' tecniche - pur prendendo atto dei rilievi esposti - degli
architetti Rosellini e Ghiozzi.
Nel corso del dibattito, il prof. Alberico Belgiojoso si è
soffermato sulla funzione della Commissione per il paesaggio il cui
parere, pur essendo ‘consultivo’ in realtà diventa fondamentale e
finisce con l’intaccare lo stesso PGT.
Colombo Clerici, in conclusione, ha dichiarato: «Comprendiamo come
il Comune di Milano possa, nel prefigurare e nel gestire lo sviluppo
urbano della città, aver interesse a interloquire con operatori
finanziari, anche internazionali, di "ampio respiro economico".
La
logica del fare e della competitività internazionale nella quale la
città si dibatte, in un certo senso lo richiedono. Quello che non
possiamo comprendere è che, in nome di questa esigenza, vengano coartati
gli interessi della miriade di famiglie che hanno investito nella
città. La logica dell'art. 11 del Piano delle regole del PGT, è quella
di una normativa deterrente ed "espropriatrice", che mira a mettere
sotto pressione i proprietari storici a favore dei nuovi operatori.
Il
rispetto dei diritti delle famiglie riasparmiatrici è viceversa la base
di quel presidio sociale dell'economia che permette il progresso
economico stesso della città e del Paese».
edb