ANTONELLO L'UOMO MODERNO DEL QUATTROCENTO

Si può considerare uno degli eventi culturali più rilevanti nel panorama nazionale e internazionale del 2019 la mostra su Antonello da Messina a Palazzo Reale, aperta dal 21 febbraio al 2 giugno. Frutto della collaborazione fra la Regione siciliana e il Comune di Milano-Cultura, che la produce con MondoMostre, l'esposizione è un'occasione unica per entrare nel mondo di un artista inconfondibile, ritenuto il più grande ritrattista del Quattrocento, eppure dimenticato fino al 1860. Dei 35 capolavori, superstiti di tragici avvenimenti naturali e dell’incuria umana (alcuni miracolosamente intatti, sfuggiti anche a pesanti restauri) e oggi dispersi in varie raccolte in Italia e all'estero, 19 giungono a Milano, provenienti da grandi istituzioni come National Gallery di Londra, Uffizi e Philadelphia Museum of Art. ?Antonello da Messina (1430-1479) ha lasciato una traccia indelebile nella storia della pittura italiana,. Nelle sue splendide opere si ammira la capacità di mescolare la scuola veneta all’espressività mediterranea e all’uso fiammingo della pittura a olio e di realismo analitico. “Dal suo dialogo con Vincenzo Bellini a Venezia nasce il Rinascimento - ha affermato il curatore, Giovanni Carlo Federico Villa. - È un artista moderno, che a 550 anni dalla morte continua a parlare al pubblico. Ogni dipinto è fatto di nulla, in economia, di piccolo formato, lontano dal nostro mondo in technicolor. Ogni ritratto in fondo ci assomiglia, riassume le nostre emozioni”. ?“Somiglia un poco a ognuno” scrisse Leonardo Sciascia nel 1967. E il muto dialogo che l'artista crea con il visitatore è esaltato dall'allestimento, che invita a una relazione intima. Non solo con “l'Annunciata” dal Palazzo Abatellis di Palermo, ma il Ritratto di giovane, il Trivulzio, ogni Santo e dipinto merita attenzione e un incontro. ?Una guida d’eccezione impreziosisce il percorso: a dialogare con le tele del messinese ci sono, dalla Biblioteca Marciana di Venezia, 28 splendidi schizzi e appunti di Giovan Battista Cavalcaselle, grande storico dell’arte, che fece riscoprire Antonello mettendo insieme il primo catalogo delle sue opere nell’800 e oggi conduce alla scoperta di una pittura fatta di sguardi che rapiscono e dettagli che incantano. Anche il catalogo Skira è speciale: contiene le immagini di tutte le opere esistenti e riconosciute con certezza di Antonello, oltre a una Sezione storico artistica con vari saggi e cinque testi letterari di importanti scrittori.

Grazia De Benedetti


Lunedì: 14:30 - 19:30 (8.30 - 14.30 solo scuole); mart-merc-venerdì: 09:00 - 19:30; giov. e sab: 09:30 - 22:30 dom: 09:00 - 19:30 La biglietteria chiude un'ora prima. Per prenotare: Singoli:02.92897755; Gruppi:02.92897793

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