PACIFICO, è online "BASTASSE IL CIELO"
Online il lyric video di "BASTASSE IL CIELO", brano del cantautore e autore PACIFICO, con l'illustrazione grafica di FRANCO MATTICCHIO
Da giovedì 3 dicembre, è online il lyric video di “BASTASSE IL CIELO” del cantautore e autore PACIFICO. Il brano è estratto dall’ultimo album di inediti “Bastasse il cielo”. Il video, visibile al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=fv5EMz8QnpE&feature=youtu.be , è stato disegnato dal celebre illustratore Franco Matticchio.
La musica di Gino De Crescenzo, in arte Pacifico, e l’arte visiva di Franco Matticchio si incontrano ancora una volta per consolidare una collaborazione artistica destinata a durare nel tempo. Il risultato raffinato e di alto valore artistico di questa unione verrà pubblicato anche sulla storica rivista italiana di fumetti “Linus” insieme a un testo inedito scritto dallo stesso Pacifico che accompagna i disegni di Franco Matticchio.
«“Bastasse il cielo” è una canzone-drone. È uno sguardo fuori dalla finestra, sulle strade e i viali deserti durante la sospensione del riposo notturno. In giro cani con le costole in vista, ragazzi che fumano e si stringono dentro un’utilitaria, semafori lampeggianti e interdetti come turisti smarriti e bisognosi di informazioni - ha affermato Pacifico. - Le strade si svuotano di notte, ma lo spazio vuoto si affolla di ricordi, di fantasmi buoni o invocati e mai tornati, nemmeno in sogno».
La musica di Gino De Crescenzo, in arte Pacifico, e l’arte visiva di Franco Matticchio si incontrano ancora una volta per consolidare una collaborazione artistica destinata a durare nel tempo. Il risultato raffinato e di alto valore artistico di questa unione verrà pubblicato anche sulla storica rivista italiana di fumetti “Linus” insieme a un testo inedito scritto dallo stesso Pacifico che accompagna i disegni di Franco Matticchio.
«“Bastasse il cielo” è una canzone-drone. È uno sguardo fuori dalla finestra, sulle strade e i viali deserti durante la sospensione del riposo notturno. In giro cani con le costole in vista, ragazzi che fumano e si stringono dentro un’utilitaria, semafori lampeggianti e interdetti come turisti smarriti e bisognosi di informazioni - ha affermato Pacifico. - Le strade si svuotano di notte, ma lo spazio vuoto si affolla di ricordi, di fantasmi buoni o invocati e mai tornati, nemmeno in sogno».