QUEL CHE ACCADDE A JACK, JACK, JACK E JACK
Al Teatro Elfo Puccini dal 14 al 19 gennaio
“Quel che accadde a Jack, Jack, Jack e Jack”, regia e drammaturgia di Francesco Petruzzelli, vede in scena,dal 14al 19 gennaio, insieme agli attori, gli allievi del II anno del corso di recitazione dell'Accademia Silvio D'Amico, autrice del progetto e, con il Teatro dell’Elfo, della produzione.
La commedia, dai toni scuri e grotteschi, narra di una famiglia, nella quale il padre e i tre figli si chiamano tutti Jack, ognuno però con una funzione che lo caratterizza e lo distingue dagli altri. “Jack” diviene così il simbolo dell'eroe contemporaneo e, in quanto figura assoluta di quel che deve rappresentare, tutti i personaggi, anche quelli femminili, portano quel nome. Tra i tre figli, così diversi, ma costretti a vivere sotto lo stesso tetto, si accende lo scontro, ma la violenta presa di posizione del Padre, che desidera renderli indipendenti e pronti ad affrontare le avversità del mondo, li costringe ad affrontare un percorso di crescita.
------------------------------
"Generico Utilitè. Fantasmi al Teatro Elfo Puccini"Alle 17:00 dei giorni 18 - 25 gennaioIn prima nazionale, continua intanto nei fine settimana, una pièce itinerante, con solo 30 posti disponibili, ”Generico Utilitè. Fantasmi al Teatro Elfo Puccini”, produzione Teatro dell’Elfo in collaborazione con Walking in fabula, attiva nelle narrazioni teatrali itineranti. Dello spettacolo è autore e interprete Umberto Petranca, che spiega: -Ogni teatro ha il suo fantasma, una presenza silenziosa che si aggira tra le sale e ama raccontare lontane memorie e brandelli di battute. Anche l'Elfo ha il suo: sopravvissuto alle vicissitudini, ha attraversato la storia del teatro sin dai primi del 900, quando il Puccini era un Politeama e ospitava la rivista, il circo, la boxe e addirittura le corse di cavalli, un teatro popolare al centro della vita milanese, ultimamente tornato in auge. Il generico utilitè accompagna gli spettatori in un itinerario, che ripercorre la storia del teatro italiano sino all'ultimo dopoguerra, un’epoca che, più di altre ha messo in luce l’aspetto artigianale dell’arte teatrale con i suoi trucchi, curiosità, misteri e, perché no, anche le sue piccolezze-. Una affascinante storia dimenticata, che aspetta solo di essere riscoperta e raccontata: l'11, 18, 25 gennaio e 1, 22, 29 febbraio, sempre alle ore 17:00.