OTTO MARZO, GRAZIE PER LE MIMOSE

Ma lasciateci i consultori

Il centrodestra vuole cancellare i consultori familiari. In base alla legge nazionale dovrebbero essere uno ogni 20 mila abitanti nelle aree urbane e uno ogni 10 mila nelle aree rurali ma in Lombardia ne sono rimasti, fra pubblici e privati, 1 ogni 40.000 abitanti e se si considerano i soli consultori pubblici sono uno ogni 58.000 abitanti. I consultori erogano un servizio personalizzato, completamente diverso da quello offerto, ad esempio, in ospedale o nei poliambulatori. Un servizio pubblico e gratuito.
“Questa situazione non è accettabile. La pandemia ha insegnato a tutti noi quanto sia necessario lo sviluppo di una rete territoriale di vicinanza che non lasci sole le persone e le comunità. Ma a quanto pare Regione Lombardia sembra non capirlo. Mentre Moratti e Fontana tagliano nastri di Case della Comunità in edifici vuoti o sedi di altri servizi, decidono di spostare un consultorio, in piena attività, con 400 casi l’anno e 1.500 utenti, dalla sede di via Monreale in un reparto, al settimo piano, dell’Ospedale San Carlo. Altro che eccellenza lombarda: dopo averli svuotati di competenze e strumentazione, lasciati senza sostegni economici, senza spazi e arredi, reso precario il personale, Regione Lombardia ne polverizza le funzioni e sposta i consultori dentro gli ospedali, allontanandoli dal territorio, dalle comunità, dalle persone e dalla missione che la legge affida loro”.
Così in una nota congiunta la segretaria metropolitana del PD milanese 
Silvia Roggiani, la responsabile Dipartimento Salute PD Metropolitana Piera Landoni e la responsabile Donne Democratiche Milano Metropolitana Rosa Palone.
Federico Dedori
Ufficio stampa PD Milano
3471948973
www.pdmilano.it

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