Questo bel crine aurato,
prezzo del mio dolore,
ritegno del mio core,
de le lagrime mie tutto fregiato,
fu giá tuo laccio, or è mio dono, Amore.
Ecco ch’io ’l bacio e godo,
e del mio ricco nodo
movo invidia agli amanti e dico altrui:
— Vedete l’oro, onde comprato io fui.