Tempo d’estate, tempo di caldo Niente paura, i consigli giusti per affrontarlo
- 15 luglio 2014 Cronaca
Il caldo, da sempre, fa parte della vita dell’uomo. Alcuni non lo sopportano, altri rimangono indifferenti, mentre ad una parte della popolazione i medici consigliano di prestare più attenzione. Durante l’estate può succedere che in alcuni giorni, a volte per settimane intere faccia veramente caldo. La sensazione è quella di avere un asciugacapelli puntato addosso.
Il fenomeno meteorologico, denominato “ondata di calore”, si manifesta quando c’è molta umidità ed è, appunto, caratterizzato da elevate temperature. A correre maggiori rischi per gravi danni alla salute sono sopratutto i bambini, le donne durante la gravidanza, gli anziani ed i malati cronici.
Monitorare la temperatura esterna
La cosa più importante da fare è quella di conoscere sempre, magari in maniera approssimativa, la temperatura giornaliera. Se non si hanno altri mezzi è sufficiente seguire i radiogiornali o i telegiornali che tutti i giorni fanno previsioni sul meteo.
Quando il caldo rappresenta un pericolo
La temperatura esterna supera i 32/35 gradi con un’umidità correlata pari al 30%.
La temperatura interna supera quella esterna perché l’ambiente dove ci si trova è poco ventilato oppure i tetti o i solai non sono ben isolati.
Quali precauzioni prendere?
- Bere di più, sopratutto acqua a temperatura ambiente, senza attendere lo stimolo della sete. Negli anziani il senso del caldo, del freddo e della sete sono attenuati. Per questo motivo coloro che li seguono devono incitarli a bere, anche quando non ne hanno voglia. Il rischio è la disidratazione.
- Non bere alcolici, caffè, bevande zuccherate.
- Nelle ore di maggior caldo, tra le 11 e le 18, stare in ambienti riparati dal sole, attivando, se lo si ha, il condizionatore, oppure recarsi in zone ombreggiate e fresche.
- Se, invece, non si ha la possibilità di condizionare l’ambiente domestico, fare bagni o docce oppure recarsi in luoghi vicini dove l’aria condizionata è attivata (centri commerciali – supermercati). Il refrigerio ottenuto aiuta l’organismo quando si torna nei luoghi accaldati.
- L’abitazione va ventilata nelle ore serali o notturne. Durante il giorno le tapparelle vanno tenute abbassate. Indossare indumenti leggeri, di colore chiaro, di tessuti non sintetici e non aderenti per permettere la circolazione dell’aria sul corpo.
- Evitare esercizi fisici all’aperto o in luoghi non condizionati. Evitare l’esposizione diretta al sole. Se non è possibile indossare cappelli leggeri a tesa larga, portare occhiali da sole e sulla pelle applicare creme ad alta protezione.
- Non sostare in automobili sotto il sole, nè lasciare chiusi dentro bambini o anziani.
- Consumare cibi leggeri e frutta e verdura abbondantemente perché contengono acqua, vitamine e sali minerali. Evitare gli insaccati, i cibi fritti e gli alimenti molto grassi, molto salati e molto zuccherati perché possono determinare uno squilibrio idrosalino. Moderare il consumo di alcolici e di birra perché determinano l’aumento della sudorazione e della sensazione di calore e la conseguente disidratazione. Pasta e riso vanno consumati normalmente. Particolarmente indicato è il consumo di pesce.
Il colpo di calore
Il colpo di calore non è altro che l’aumento della temperatura corporea. Si verifica con le succitate condizioni climatiche estive. Il colpo di calore si differenzia dalla febbre perché la febbre è la risposta dell’organismo ad un’infezione a prescindere dalle condizioni climatiche. I rischi aumentano per i malati cronici, non solo anziani, che soffrono di patologie come il diabete, l’insufficienza renale o cardiaca. Con la perdita dei liquidi aumenta la concentrazione dei farmaci nell’organismo con il conseguente potenziamento dei loro effetti.
Ad esempio i diuretici aumentano la disidratazione ed un conseguente abbassamento della glicemia. Un elevato consumo di bevande zuccherine , invece, produce l’effetto opposto; aumento della glicemia.
Per questo motivo, ai primi sbalzi della temperatura, è opportuno rivolgersi al proprio medico. Il medico indicherà i giusti accorgimenti.
I sintomi del colpo di calore
Affaticamento e crampi muscolari - Senso di mancamento – Cefalea – Vertigini – Convulsioni – Disorientamento - Agitazioni e confusione mentale – Tachicardia - Cute secca non sudata con alta temperatura corporea.
Cosa fare in caso di emergenza?
La prima cosa da fare è chiamare i soccorsi (ambulanza).
In attesa dell’arrivo far sdraiare la persona in posizione supina in un luogo fresco e ventilato. Sollevare le gambe e fare delle spugnature di acqua fredda. Se la persona è cosciente fargli bere liquidi (escludere caffè o alcolici). In caso di contrazioni o spasmi incontrollabili fare attenzione che la persona non si ferisca. Evitare di farla bere o mangiare. In caso di vomito controllare che la via respiratoria rimanga aperta girando la persona su un fianco.