Il Comune di Milano presenta il programma espositivo 2025 - 2

Sindaco Sala: “Kiefer protagonista in Sala delle Cariatidi durante i Giochi invernali Milano-Cortina 2026”

 
L’artista Nico Vascellari (Vittorio Veneto, 1976) sarà invece protagonista in primavera con il progetto “Pastorale” che trae ispirazione dalla storia della Sala delle Cariatidi, in particolare dagli eventi del XX secolo che ne causarono la quasi totale distruzione durante il bombardamento di Milano del 1943 e dalla successiva memorabile esposizione nel 1953 del Guernica di Pablo Picasso. Un’installazione monumentale che esplora il legame tra l'uomo e la natura, intrecciando dimensioni personali e collettive, abiterà la grande Sala, mentre il progetto si estenderà anche in altri spazi della città e includerà performance, sculture, installazioni e opere sonore.
 
Torna protagonista la fotografia, a fine maggio, con la retrospettiva su Mario Giacomelli (Senigallia, 1925-2000), in occasione del centenario della nascita. Attraverso oltre 300 opere fotografiche originali tra vintage e stampe d’epoca, documenti e materiali d’archivio, la mostra mette in luce l’intima ritualità del suo lavoro e la sua natura di sperimentatore. Il suo percorso esistenziale affiora nella sua produzione fotografica, in una totale fusione tra vita e arte.
 
Durante l’estate, altre due esposizioni accompagneranno il pubblico nella conoscenza, o nella riscoperta, di importanti artisti italiani. Valerio Berruti (Alba, 1977), uno dei più apprezzati e riconoscibili artisti contemporanei, inviterà il pubblico ad entrare nel mondo dell’infanzia, tema portante della sua poetica, attraverso grandi installazioni, interattive e scenografiche, che uniscono pittura, scultura, video e meccanismi scenici. Remo Salvadori (Cerreto Guidi, 1947), tra i più rilevanti artisti nel panorama italiano contemporaneo, proporrà a Palazzo Reale un percorso di circa cinquanta opere che sarà integrato con un’opera site-specific allestita al Museo del Novecento.
 
L’autunno si aprirà con tre importanti mostre di grande impatto storico e culturale.
Man Ray (Philadelphia, 1890-Parigi, 1976), celebre artista che fu pittore, fotografo e regista cinematografico, oltre che rappresentante prima del movimento dada americano e poi del movimento surrealista francese ed europeo. Furono infatti i suoi esperimenti con la fotografia che, appena arrivato a Parigi da New York, lo portarono al centro dell'emergente movimento surrealista, per poi consegnarlo alla storia come uno dei protagonisti della stagione artistica della prima metà del Novecento. Gran parte delle opere esposte nella grande retrospettiva in programma a Palazzo Reale - stampe vintage, negativi, collage e documenti originali - provengono dalla collezione di Lucien Treillard, suo assistente e ultimo collaboratore, che ha potuto ricevere i materiali direttamente dalle mani dell’artista; partendo da queste testimonianze originali, e senza dimenticare le immagini più amate e conosciute, sarà possibile offrire al pubblico un affresco completo dell’opera di Man Ray.
 
Tornano gli echi del Surrealismo anche nella prima mostra mai dedicata in Italia a Leonora Carrington (Lancaster, 1917-Città del Messico, 2011), artista britannica che fu ‘folgorata’ in giovane età dal movimento surrealista, incrociando anche la vita di Max Ernst, per poi trasferirsi a New York e stabilirsi infine a Città del Messico, dove visse negli ultimi 40 anni della sua vita entrando a far parte di quel ‘surrealismo messicano’ che la vide protagonista insieme a Frida Khalo e Remedios Varo. In autunno una grande mostra esplorerà il suo universo creativo attraverso le sue opere visionarie, frutto della sua passione per l'occulto, la magia, la stregoneria e il potere femminile. Il percorso porrà l'accento sul rapporto che Carrington ha avuto con l'Italia, a partire dalla scoperta dell'arte italiana a Firenze da adolescente. L’esposizione include non solo i dipinti ma anche fotografie, libri della sua personale biblioteca e materiale d'archivio.
 
Palazzo Reale, infine, celebra la sua storia prestigiosa con la mostra “Appiani. Lo splendore di Milano da Parini a Napoleone”. Celebrato come ‘primo pittore di Napoleone’, Andrea Appiani (Milano, 1754-1817) ritrasse l'imperatore in vari momenti della sua epopea e realizzò celebri affreschi, come “L’Apoteosi di Napoleone” che in origine adornava la Sala del Trono di Palazzo Reale e che ora si trova (staccato) nel museo di Villa Carlotta di Tremezzo. Palazzo Reale costituirà il perno della narrazione: dipinti e arredi del periodo francese, integrati con riproduzioni e realtà virtuale, ricreeranno ambienti e opere, tra cui i “Fasti di Napoleone” in Sala delle Cariatidi. La mostra, in collaborazione con lo Châteaux de Malmaison et de Bois, il Grand Palais di Parigi, la Pinacoteca di Brera e Villa Carlotta, mira a ricostruire il percorso artistico di Appiani attraverso opere provenienti da collezioni italiane e internazionali, valorizzando anche i suoi disegni preparatori e i progetti di oggetti d’arte, come medaglie e mobili realizzati da Giuseppe Maggiolini.

Proverbi Milanesi

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Com'è bella Milano

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