Il Comune di Milano presenta il programma espositivo 2025 - 3
- 06 dicembre 2024 Dal Comune
Sindaco Sala: “Kiefer protagonista in Sala delle Cariatidi durante i Giochi invernali Milano-Cortina 2026”
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Al termine della grande personale di Marcello Maloberti appena inaugurata, al PAC si aprirà a marzo la prima ampia mostra in Italia dell'artista iraniana Shirin Neshat (Qazvin-Iran, 1957), che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura, attraverso la lente delle sue esperienze di appartenenza e di esilio.
Seguirà in estate la prima mostra antologica del duo di artisti italo-americani Alessandro Codagnone e John Lovett, nato a Milano nel 1995: realizzata in collaborazione con Participant INC di New York, a sei anni dalla morte di Codagnone, la mostra sarà un’occasione unica per comprendere la rilevanza della loro ricerca nel panorama artistico e la loro influenza sulle generazioni successive.
In autunno, un progetto collettivo di ampio respiro rappresenterà uno spaccato sull'arte e sulla vita nell’India di oggi partendo dal basso, dalle strade, allegoriche e non: percorsi solcati da flussi migratori e autostrade informatiche, collegamento (e frattura) tra realtà rurale e innovazione tecnologica. Un nuovo progetto con cui il PAC prosegue l’esplorazione delle culture del mondo attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei.
MUDEC Museo delle Culture
Nel 2025 il MUDEC proporrà tre progetti espositivi che intrecciano arte, storia e antropologia.
“Sciamanesimo e Arte Contemporanea” esplorerà, appunto, il mondo dello sciamanesimo, un fenomeno universale che, oltre ad affondare le sue radici in antiche tradizioni rituali, ha ispirato anche l’arte contemporanea. Grazie alla prestigiosa collezione della Fondazione Sergio Poggianella, la mostra offrirà una ricca selezione di manufatti sciamanici provenienti da tutto il mondo, mettendoli in dialogo con le opere di artisti come Kandinsky, Pollock, Beuys e Marina Abramovi?.
Parallelamente, un altro percorso espositivo dal titolo “Travelogue” affronterà il tema del viaggio come elemento cardine della storia umana, raccontando le dinamiche di esplorazione, migrazione e diaspora che hanno plasmato il mondo moderno. Le collezioni del MUDEC, nate da manufatti raccolti da viaggiatori e ricercatori, saranno il punto di partenza per una riflessione più ampia sulle trasformazioni culturali legate ai movimenti umani. Attraverso oggetti simbolici, dai mezzi di trasporto ai souvenir, la mostra darà vita a un racconto che abbraccia il viaggio in tutte le sue forme: esplorazione, scoperta, adattamento e fusione tra tradizioni.
Al termine della grande personale di Marcello Maloberti appena inaugurata, al PAC si aprirà a marzo la prima ampia mostra in Italia dell'artista iraniana Shirin Neshat (Qazvin-Iran, 1957), che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura, attraverso la lente delle sue esperienze di appartenenza e di esilio.
Seguirà in estate la prima mostra antologica del duo di artisti italo-americani Alessandro Codagnone e John Lovett, nato a Milano nel 1995: realizzata in collaborazione con Participant INC di New York, a sei anni dalla morte di Codagnone, la mostra sarà un’occasione unica per comprendere la rilevanza della loro ricerca nel panorama artistico e la loro influenza sulle generazioni successive.
In autunno, un progetto collettivo di ampio respiro rappresenterà uno spaccato sull'arte e sulla vita nell’India di oggi partendo dal basso, dalle strade, allegoriche e non: percorsi solcati da flussi migratori e autostrade informatiche, collegamento (e frattura) tra realtà rurale e innovazione tecnologica. Un nuovo progetto con cui il PAC prosegue l’esplorazione delle culture del mondo attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei.
MUDEC Museo delle Culture
Nel 2025 il MUDEC proporrà tre progetti espositivi che intrecciano arte, storia e antropologia.
“Sciamanesimo e Arte Contemporanea” esplorerà, appunto, il mondo dello sciamanesimo, un fenomeno universale che, oltre ad affondare le sue radici in antiche tradizioni rituali, ha ispirato anche l’arte contemporanea. Grazie alla prestigiosa collezione della Fondazione Sergio Poggianella, la mostra offrirà una ricca selezione di manufatti sciamanici provenienti da tutto il mondo, mettendoli in dialogo con le opere di artisti come Kandinsky, Pollock, Beuys e Marina Abramovi?.
Parallelamente, un altro percorso espositivo dal titolo “Travelogue” affronterà il tema del viaggio come elemento cardine della storia umana, raccontando le dinamiche di esplorazione, migrazione e diaspora che hanno plasmato il mondo moderno. Le collezioni del MUDEC, nate da manufatti raccolti da viaggiatori e ricercatori, saranno il punto di partenza per una riflessione più ampia sulle trasformazioni culturali legate ai movimenti umani. Attraverso oggetti simbolici, dai mezzi di trasporto ai souvenir, la mostra darà vita a un racconto che abbraccia il viaggio in tutte le sue forme: esplorazione, scoperta, adattamento e fusione tra tradizioni.
Ava Tanin