Giovani, da Regione 8 milioni per combattere marginalità e disagio sociale
- 31 gennaio 2024 Dalla Lombardia
Lucchini: aiutiamo chi vive in condizione di fragilità rafforzando rete dei servizi
La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, e di concerto con l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha approvato l’avvio di percorsi di prevenzione dei rischi sociali nei luoghi di aggregazione e divertimento giovanile per contrastare il disagio di giovani e adulti a rischio di marginalità, attraverso interventi di aggancio, riduzione del danno e inclusione sociale.
Le risorse
Le risorse complessive destinate a tali interventi sono pari a 8 milioni di euro. “Si tratta di importanti interventi di prossimità – ha spiegato l’assessore Lucchini – necessari per proseguire il percorso di rafforzamento di reti e filiere di servizi in grado di identificare e affrontare precocemente e preventivamente le situazioni di disagio sociale di giovani e adulti a rischio marginalità”.
Rete dei servizi sociali e socio sanitari
“Attraverso i nostri bandi – ha quindi proseguito l’esponente della Giunta – finanzieremo quindi i servizi di strada come il drop-in. Inoltre, offriremo percorsi di sensibilizzazione e di supporto individualizzato sia educativo che sanitario. Vogliamo infatti favorire un aggancio precoce di giovani e adulti fragili, spesso con problematiche di dipendenza e a grave rischio di esclusione sociale. Grazie a un personale formato e a un intervento integrato intendiamo offrire un adeguato orientamento per l’accompagnamento alla rete dei servizi sociali e socio sanitari. La nostra Regione – ha concluso Lucchini – ha il dovere di aiutare chi vive in situazioni di fragilità e queste risorse saranno un investimento per prevenire rischi di esclusione e disgregazione sociale”.
I destinatari
Destinatari diretti sono quindi i giovani e adulti a rischio e/o in condizione di esclusione e grave marginalità, anche abusatori di sostanze e/o senza dimora.
Luciano Cipolletta