MILANO È MEMORIA. VENTOTTO NUOVE PIETRE D’INCIAMPO IN RICORDO DELLE VITTIME MILANESI DEI LAGER NAZISTI
- 13 gennaio 2020 Cronaca
La posa il 15 e il 17 gennaio alla presenza dell’ideatore Gunter Demnig. Novanta in tutta la città i sampietrini dedicati a chi non è tornato dai campi di concentramento e sterminio. Bertolé: “Ricordare è ancora più importante oggi di fronte al risveglio in Europa, e non solo, di idee, movimenti e nostalgie pericolose”
Ventotto
nuove Pietre d'Inciampo in memoria di altrettante vittime milanesi dei
campi di concentramento. Sampietrini, piccoli blocchi quadrati ricoperti
d'ottone che ne ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il
luogo della morte, saranno posati mercoledì 15 e venerdì 17 gennaio in
21 vie cittadine, in corrispondenza delle abitazioni dei deportati nei
lager che non hanno fatto ritorno alle loro case, alla presenza tra gli
altri dell’ideatore delle Pietre, l'artista berlinese Gunter Demnig.
A
presentare l'iniziativa, che porterà a 90 il numero delle Pietre
d’Inciampo posate dal 2017 a oggi a Milano, sono stati questa mattina
lunedì 13 gennaio in Aula consiliare a Palazzo Marino il presidente del
Consiglio comunale Lamberto Bertolé, la senatrice a vita Liliana Segre e
il presidente del Comitato Pietre d’Inciampo Marco Steiner.
“La posa di nuove Pietre d'inciampo nella nostra città è un'occasione per rinnovare il nostro impegno per ricordare - ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé. - Lo
faremo coinvolgendo i più giovani, cercando di contrastare ogni
tentativo negazionista o di ridimensionamento dell'atrocità di quanto è
accaduto e le grandi responsabilità che hanno reso possibile quella
tragedia. Ricordare è ancora più importante oggi di fronte al risveglio
in Europa, e non solo, di idee, movimenti e nostalgie pericolose”.
"Quando abbiamo costituito nel settembre 2016 il Comitato per le ‘Pietre d’Inciampo'
Milano - ha commentato il presidente Marco Steiner - ci
auguravamo di poter contare sulla condivisione e sul sostegno del
Consiglio Comunale. Così è stato e così ci auguriamo possa continuare a
essere. Ogni singola pietra rappresenta un monito affinché ciò che è
accaduto non si ripeta mai più. Il Comitato per le Pietre d’Inciampo è
cosciente che non potrà arrivare a commemorare tutti i cittadini
milanesi caduti. L’impegno è rivolto soprattutto a quelle vittime che
non hanno più nessuno che le ricordi”.
Presenti
dal 1990, oggi in Europa si contano oltre 75mila Pietre d’Inciampo in
26 Paesi: un monumento diffuso, nato per intuizione dell’artista
berlinese Gunter Demnig e cresciuto anche grazie al passaparola come
reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le
vittime del Nazional-Socialismo, qualunque sia stato il motivo della
persecuzione: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.