Rita Levi Montalcini riceve, nel 1986, insieme al biochimico Stanley Cohen, il Premio Nobel scientifico per la Medicina. I due ricercatori scoprono la proteina ‘Nerve Growth Factor’ che risulta essere la chiave di svolta nello studio del sistema nervoso centrale e di patologie come il Parkinson, l’Alzheimer e i tumori.

Il Nobel scientifico è sicuramente il riconoscimento internazionale più importante che uno scienziato possa ricevere. Certo non è alla portata di tutti, come non tutti sono disposti a concentrare le proprie energie e le proprie forze nella Scienza. Quella Scienza per la quale, invece, Rita Levi Montalcini, per tutta la sua vita  da tutta se stessa, arrivando a rinunciare anche ad avere una vita personale fatta di relazioni sentimentali e di figli. Molto probabilmente questi aspetti della vita non le interessano più di tanto e sicuramente i riconoscimenti che riceve da molteplici Università del Mondo oltre che a essere nominata Senatrice a Vita e ad essere  la prima donna a far parte della Pontificia Accademia delle Scienze, la rendono soddisfatta e appagata.

Rita Levi Montalcini nasce a Torino  in una famiglia ebrea. Il padre è un ingegnere elettronico mentre la madre una pittrice. La famiglia è composta anche dalla sorella gemella Paola, dalla sorella Anna e dal fratello Gino

Nel 1936 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’università di Torino e subito dopo viene ammessa al Corso Triennale di Specializzazione in Neurologia e Psichiatria. Nella sua vita riceve anche cinque Lauree Honoris Causa: dall’Università Svedese Uppsala Universitet di Uppsala, dall’Università Italiana Bicocca di Milano, dall’Israeliano  Weizmann Instituite of Science di Rehopot, dall’Italiano Politecnico di Torino e dall’Università Canadese Saint Mary University di Halifax.

Complimenti e onori a Rita Levi Montalcini a cui nessuno ha mai regalato nulla. Complimenti e Onori per il suo coraggio, la sua tenacia e la sua perseveranza.