MAURIZIO COSTANZO C'ERA

E ha fatto scuola

La scomparsa di Maurizio Costanzo ci ha lasciato un po' tutti sconvolti. Perché eravamo pressoché tutti abituati da tempo immemore alla sua presenza, una presenza che in questi ultimi anni si era un po' diradata anche perché il suo presenziare si era un po' appannato. Costanzo era presenzialista su vari fronti perché tutto partiva dalla sua, di fronte, la quale ospitava una memoria e una mente al di sopra di quelle di molti suoi colleghi, seppur illustri. Eccolo quindi condurre, scrivere, partecipare come ospite su varie testate: Mediaset, Rai, Tv locali, partecipando o inducendo a partecipare ospiti a lui ma spesso anche a noi graditi. Sabato sera Canale 5 in prima serata ha replicato una puntata del suo programma quotidiano "Maurizio Costanzo Show" datata 1999. Qui si vedevano sul palco del teatro Parioli Gassman un anno prima della morte, Sordi un anno dopo l'uscita del suo ultimo film: "Incontri proibiti", e Monica Vitti che ormai sessantottenne ancora era bella e in gamba anche se - purtroppo - di lì a non molto avrebbe cominciato ad ammalarsi di Alzheimer.
Costanzo è morto a Roma il 24 febbraio di quest'anno, a Roma dove era nato il 28 agosto 1938 da una famiglia originaria di Ortona, in Abruzzo. E chi lo sa che l'Abruzzo, nel cui capoluogo di Pescara era nato un altro grande: Ennio Flaiano, non abbia rappresentato il collante che ha unito questi due scrittori per una vita, e che Maurizio spesso citava non solo perché era stato suo amico, ma anche e soprattutto perché ne adorava lo stile e ne apprezzava i libri. È
 stato il 1956 l'anno di esordio di Costanzo nella carriera giornalistica, mentre l'undici gennaio 1963 eccolo sposare Lori Sammartino, una grande fotoreporter del grande settimanale "Il Mondo", diretto all'epoca dall'altrettanto grande Mario Pannunzio. Nel 1972 due disgrazie: la morte della moglie Lori e quella dell'amico Ennio. Maurizio sposerà poi nel 1973 la collega Flaminia Morandi, dalla quale avrà due figli: Camilla e Saverio. Nel 1983 e fino al 1986 si unì all'attrice e doppiatrice Simona Izzo per poi, nel 1995, sposare la giovane Maria De Filippi, la donna che considerava la compagna della sua vita: bella, simpatica, intelligente. Costanzo fu anche l'artefice della nascita attoriale di Paolo Villaggio e della sua creatura Fracchia, nonché autore di canzoni, di commedie e di sceneggiature ("Una giornata particolare" su tutte). Quando nel 2009 il libro fotografico della prima moglie venne ristampato a distanza di 48 anni dalla prima uscita: 1961, Maurizio ne scrisse la prefazione, parlando bene dell'ex moglie e ricordando quello che il suo grande amico e collega Ennio Flaiano (che ne scrisse la prefazione nel 1961) gli aveva scritto su un biglietto in occasione del suo matrimonio:

"La felicità consiste nel desiderare quello che si ha".

Concludo con un ricordo personale risalente al primo maggio 1987, quando la Tv presso la quale lavoravo ci chiese di poter venire quel giorno di festa poiché Costanzo era disponibile per una intervista solo in quel giorno. Quando arrivò io gli chiesi se Licia Colò la quale aveva lavorato a Milano Due fino a poco tempo prima gli aveva consegnato alcuni miei testi che avevo scritto. Lui mi rispose di sì, che Licia glieli aveva dati ma che lui ancora non aveva avuto il tempo di leggerli. Poi, a intervento suo concluso, ci salutò tutti e quando mi vide seduto, appollaiato forse, su un tavolinetto allora mi si avvicinò, tendendomi la mano. Quel gesto non l'ho dimenticato, una sorta di comprensione verso un tale che - sebbene all'epoca già trentaduenne - pareva ripercorrere le sue giovanili orme.
Grazie, Maurizio; e complimenti per il tuo immenso lavoro che ci ha resi migliori e arresi anche alla cultura e a coloro che sanno come diffonderla.
Antonio Mecca

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