sballottata dalle proprie emozioni e dalla profonda pietà che prova verso le vittime delle quali si va di volta in volta occupando. Alessia non descrive con macabra ricchezza di particolari la dissezione dei cadaveri, né si sofferma sui rapporti sessuali quasi che non fosse possibile fare altrimenti. Ha invece il pudore, e l'educazione, di non farlo; anche perché, in fondo, non strettamente necessario. La scrittura di Alessia Gazzola è di quelle limpide e trasparenti, che non tendono a confondere le acque facendo salire il fango dei fondali alla superficie e a tormentarsi la mente per cercare di capire cosa l'autore abbia inteso dire o soltanto pensato di dire. Quello che di bello lei dice risulta chiaro da subito, per poi depositarsi nel fondo della mente e da qui filtrare nel profondo del cuore. La sua scrittura è quella di una persona giovane indirizzata a un pubblico giovane, ma questo non impedisce a chi giovane non lo è più di trarne godimento. Oltre agli otto romanzi con Alice Allevi, Alessia Gazzola ne ha scritto uno fuori dalla serie pubblicato nel 2016 e intitolato "Non è la fine del mondo". Scrive anche articoli per gli inserti culturali dei quotidiani "La Stampa" e "Corriere della Sera", nonché collabora alle sceneggiature dei telefilm prodotti dalla Rai con protagonisti Alessandra Mastronardi - azzeccatissima nel ruolo di Alice, come Alessia ha dichiarato - e Lino Guanciale, perfetto nel ruolo di Claudio Conforti.I romanzi - scritti in prima persona e al presente - sono stati tradotti in Francia, Spagna, Germania, Giappone, Serbia, Polonia e Turchia. Auguriamo ad Alessia Gazzola di continuare così e di restare sempre modesta e gentile nel modo di rapportarsi con gli altri, che poi da sempre è il contraltare di chi è provvisto di autentica stoffa. Una stoffa con la quale confezionare abiti comodi da indossare oltre che belli da vedere.
Antonio Mecca