I 110 ANNI DI ALFA ROMEO

Un calendario ricco di eventi per il 2020

Il prossimo 24 giugno la storica casa automobilistica Alfa Romeo festeggerà 110 anni.
Il primo passo verso i festeggiamenti è stato il restyling dello storico logo: compare la cifra 110 insieme al simbolo del biscione che racchiude a sua volta le cifre del festeggiamento: 1910-2020.
Per l'occasione ci saranno numerosi eventi che coinvolgeranno il Museo del marchio, "La Macchina del tempo" che si trova ad Arese.
È prevista la pubblicazione di un volume che rievoca la storia del gruppo dando spazio ad aneddoti e curiosità.
Due i momenti clou della celebrazione: il primo in Italia con la 1000 miglia prevista a maggio. Lo scorso anno ben due vetture Alfa erano sul podio.
Il secondo evento sarà a luglio, in Inghilterra alla manifestazione Goodwood Speed Race.

Un pò di storia
L'atto di fondazione della Anonima Fabbrica Lombarda Automobili (A.L.F.A.) è datata 24 giugno 1910. Il titolare è Giuseppe Merosi. 5 anni più tardi l'ing. Nicola Romeo entra nella società. Si decide di affiancare il suo nome a quello adottato in precedenza. La casa automobilistica si distingue subito per il suo sguardo al futuro, nelle forme e nella tecnologia, soprattutto gareggiando nelle principali competizioni automobilistiche e collezionando successi dalla Mille Miglia alla Formula1.
Ma è nella progettazione delle vetture non da competizione che il marchio ha dato i migliori esempi di creatività e di ricercatezza. Ci sono, infatti, modelli che sono entrati nella storia del nostro paese. Basti pensare alla Giulia che era ed è in dotazione all'arma dei Carabinieri così come la Giulietta lo è alla Polizia di Stato. 
Per gli amanti del genere, poi, rimane leggendaria la Spider duetto rosso fiammante. 
E poi la collaborazione con i grandi nomi del design come Pininfarina e Giugiaro, per citare i più conosciuti. La fabbrica, agli esordi occupava l'area che corrisponde al Portello.
Il nome deriva dal dialetto portel (sportello o porticciuola) perché era l'inizio della strada che portava da Milano a Rho e partiva da piazza Sempione.
Questa area aveva ospitato l'Expo del 1906. In quegli stabilimenti lavorò anche Enzo Ferrari, sia come pilota quando nel 1920 vinse la Targa Florio sia come responsabile commerciale e direttore dell’Alfa Corse. Il trasferimento ad Arese è del 1933 e lì rimasero fino al 1986. 
L'area liberata, di circa 385.000mq, venne lasciata alla Fiera Campionaria fino al 2004. Alla demolizione degli ultimi padiglioni rimase in abbandono. 
Sarà al centro di un lungo intervento di riqualificazione da parte del Comune chiamata "Progetto Portello". 
Oggi la zona comprende un grande parco che circonda il Monte Stella, un avveniristico ponte ciclopedonale sopraelevato che attraversa la circonvallazione e la piazza più grande della città con i suoi 20.000 mq intitolata al suo architetto, Gino Valli. Vi si affacciano dal 2014 il nuovo museo del Milan e un bassorilievo chiamato Grande Cancellatura per Giovanni Testori realizzato dall’artista siciliano Emilio Isgrò
In seguito la zona è stata servita dalla linea metropolitana lilla. La fermata Portello ricorda che là sorgeva l'Alfa Romeo.
Tornando alla storia del gruppo, Alfa Romeo è un'azienda a controllo statale fino agli anni ottanta quando il suo ultimo "proprietario", l'IRI, decide di venderla a un privato. Dopo un'accesa contesa con Ford ha la meglio la Fiat. 
Gli stabilimenti si trovavano in diverse località italiane. In quello di Pomigliano D'Arco (NA) andò in produzione l'Alfasud. Da ultimo parliamo del logo, nato da un'idea di Romano Cattaneo amico del primo fondatore Giuseppe Merosi, e che ha subìto negli anni delle evidenti modifiche. Alcuni tratti sono rimasti, come l'omaggio a Milano: il biscione simbolo dei Visconti e la croce rossa su sfondo bianco che è lo stemma del Comune. Inizialmente erano presenti anche i nodi sabaudi omaggio all'allora Re d'Italia. Questi simboli scompariranno dopo il referendum che vede la scelta della Repubblica.

Antonella Di Vincenzo

L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
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Com'è bella Milano

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