Bando ‘Recap’ 2023 per contenere consumi energetici di strutture pubbliche

Assessore Sertori: mettiamo in campo risorse
per 25 milioni di euro

È stato pubblicato martedì 18 luglio sul Burl (Bollettino ufficiale di Regione Lombardia) il decreto regionale 10455 che approva il bando Recap 2023, una misura inedita proposta dall’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori. L’apertura dello sportello sulla piattaforma Bandi online per la presentazione della domanda di adesione è prevista per martedì 12 settembre 2023. La chiusura sarà il 14 dicembre.

La novità del bando Recap 2023

Massimo Sertori“Con questa misura di incentivazione – spiega Massimo Sertori – mettiamo in campo una dotazione di 25 milioni di euro. Fondi a sostegno di interventi di ristrutturazione e riqualificazione per l’efficientamento energetico di strutture e impianti pubblici. Lo facciamo attraverso la concessione di contributi a fondo perduto. Fino al 100% delle spese sostenute. Le risorse sono destinate a interventi su edifici adibiti ad attività istituzionali degli Enti Locali e degli enti gestori dei parchi regionali, con maggiore attenzione per gli edifici più energivori”.

“Continua – sottolinea Sertori – l’importante lavoro di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio degli enti locali. Ciò al fine di promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas a effetto serra”.

Da ogni ente una sola domanda

Ogni ente può presentare una sola domanda di contributo. E riferita a un unico edificio di proprietà o complesso edilizio. Che sia destinato a sedi dove si svolge l’attività amministrativa dell’ente, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado oppure biblioteche. Il contributo è concesso per interventi i cui costi superino i 100.000 euro. Fino a un massimo erogabile di 1 milione di euro per Ente richiedente.

Gli interventi ammissibili

Gli interventi ammissibili consistono nella riqualificazione dell’involucro edilizio, finalizzato al miglioramento delle prestazioni energetiche. Obiettivo da centrare mediante una ristrutturazione importante almeno di secondo livello e una almeno di livello medio con un risparmio in termini di EPgl (Energia primaria globale) di almeno il 30% rispetto alla situazione pre-intervento. Azione che, nello stesso tempo, riduca il fabbisogno energetico dell’edificio del 30%.

Non solo interventi edilizi

Oltre agli interventi edilizi, quali a esempio la coibentazione delle superfici esterne, il rifacimento delle coperture, la sostituzione dei serramenti, si incentivano anche la realizzazione di impianti e sistemi per la generazione e la gestione dell’energia da fonti rinnovabili. Tra cui: impianti per il riscaldamento, il raffrescamento, la produzione di acqua calda sanitaria a fonti energetiche rinnovabili, sistemi di accumulo, sistemi di ventilazione meccanica controllata. Incentivi anche per impianti fotovoltaici o di microcogenerazione, sistemi di illuminazione a basso consumo energetico, sistemi di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione degli impianti tecnologici dell’edificio.

La valutazione delle domande

“Gli interventi – conclude Sertori – saranno valutati sulla base, inoltre, anche di criteri di sostenibilità ambientale e resilienza dell’edificio. Senza dimenticare l’utilizzo sostenibile di materiali, acqua e suolo, nonché la presenza di certificazioni ambientali”. 
Linda Battisi


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