Regione entra nelle università per promuovere azioni contro violenza donne

Grazie a Regione Lombardia il contrasto alla violenza sulle donne si impara anche sui banchi dell’università. La Giunta, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini ha approvato i criteri e le modalità di definizione dell’Avviso pubblico per la promozione di progetti e percorsi formativi nel Sistema Universitario Lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne. L’Avviso riguarda le annualità 2023 e 2024, destinando 130.000 euro di risorse complessive.

Piano quadriennale

“Il Piano Quadriennale regionale per le politiche di parità, prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne – dichiara l’assessore Lucchini – nell’ambito dell’Asse Prevenzione, relativamente al Sistema Universitario, prevede specifici obiettivi volti a sensibilizzare il settore della comunicazione e informazione in relazione alla attività di ricerca sul tema della violenza contro le donne. Promuoviamo l’inclusione del tema della violenza nei curricula dei corsi di laurea universitari per concorrere a incrementare le competenze dei futuri professionisti dei servizi rivolti alla e donne vittime di violenza”.

Valorizzare il sistema universitario

Obiettivo del provvedimento è valorizzare il Sistema Universitario Lombardo nella attivazione e promozione di percorsi formativi e di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne. Questi sono finalizzati a migliorare la capacità di riconoscere il fenomeno in tutte le sue forme. Ma anche a comprenderne le cause e le dimensioni, a promuovere le pari opportunità, a costruire un sistema di competenze multidisciplinari utili alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne e che concorra alla specializzazione degli operatori dei servizi dedicati al tema.

Promuovere consapevolezza

Soddisfatto del provvedimento anche l’assessore regionale all’Università Alessandro Fermi: “Credo che il tema della prevenzione e del contrasto alla violenza contro le donne sia da trattare costantemente, anche nelle scuole, di qualsiasi ordine e grado. Perché è solo attraverso percorsi formativi mirati e di sensibilizzazione che si può pensare di contrastare la violenza di genere, che continua a rappresentare una triste realtà anche nel nostro Paese”. Sono particolarmente fiero, ha aggiunto Fermi, “di questo provvedimento, che promuove progetti o percorsi formativi nelle Università lombarde: introdurre il tema del contrasto alla violenza contro le donne nel curriculum scolastico offre a mio avviso un input ideale per promuovere la consapevolezza e il cambiamento. Educare i giovani anche sulle tematiche di genere e sulla necessità di combattere la violenza è fondamentale per porre le basi di una cultura del rispetto e dell’uguaglianza”.

Destinatari

Destinatari delle azioni progettuali sono:
– studenti e studentesse dei corsi di laurea triennale, a ciclo unico e magistrale/specialistica, delle scuole di perfezionamento, dei master di primo e secondo livello, dei dottorati;
– docenti universitari/e che nell’esercizio delle proprie funzioni intendano promuovere l’inserimento delle tematiche oggetto del programma regionale nella propria didattica;
– figure professionali di vari profili e afferenti a vari ambiti (Psicologi, Medici, Avvocati e professioni sanitarie e sociali);
– cittadini/e interessati ad approfondire il tema della violenza contro le donne.

L’articolazione

I Programmi/percorsi formativi e di sensibilizzazione dovranno essere articolati prevedendo le seguenti tipologie di interventi:

• moduli formativi curriculari, per cui sono riconosciuti crediti formativi, all’interno di corsi di laurea triennale, a ciclo unico e magistrale/specialistica, delle scuole di perfezionamento, dei master di primo e secondo livello, dei dottorati (attività obbligatoria solo nel caso in cui l’Ateneo non abbia già inserito il modulo nell’offerta formativa);
• attività di ricerca e pubblicazione, anche finalizzata alla valutazione degli impatti delle
azioni formative e/o a fini didattici;
• riconoscimenti per tesi di laurea (triennale e/o magistrale) discusse presso l’Università proponente e/o borse di studio per sostenere, in tutto o in parte, le spese di iscrizione a un master o corso post-lauream presente nell’offerta formativa dell’Università proponente;
• attività formative di aggiornamento/approfondimento e seminari rivolti a figure
professionali di vari profili e afferenti a vari ambiti;
• iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione aperte alla cittadinanza e ai territori, in raccordo con le Reti territoriali antiviolenza e le Scuole Polo parte dell’iniziativa ‘A scuola contro la violenza’.

Interventi su più temi

Gli interventi potranno essere finalizzati alla trattazione di uno o più dei seguenti temi.

– le cause strutturali e culturali della violenza contro le donne in tutte le sue forme: fisica, sessuale, psicologica, economica, verbale, online o in qualsiasi altra forma;
– sistemi di protezione e tutela giuridica e sociale della donna e dei suoi figli;
– gli effetti della violenza maschile sulle donne e sui loro figli vittime di violenza assistita, con particolare attenzione agli orfani di femminicidio;
– modalità e strumenti per prevenire la violenza maschile contro le donne: riconoscere e decostruire gli stereotipi culturali, promuovere l’utilizzo di un linguaggio non sessista e una corretta rappresentazione dell’immagine femminile nei media;
– la partecipazione delle donne al mercato del lavoro in un’ottica di prevenzione della violenza contro le donne;
– la violenza e le molestie nei confronti delle donne sul luogo di lavoro: strumenti di protezione e prevenzione;
– la violenza contro le donne con disabilità;
– come riconoscere e gestire il fenomeno della violenza contro le donne, con particolare attenzione alla valutazione dei segnali di rischio e di allarme;
– analisi di programmi rivolti al recupero e alla riabilitazione di uomini autori di violenza;
– la legislazione e le politiche di riferimento a livello internazionale, nazionale e locale sul tema della violenza maschile contro le donne, anche in un’ottica di pari opportunità;
– il sistema integrato di governance e dei servizi territoriali così come sviluppati a livello internazionale, europeo, nazionale e regionale.
Susanna Caroli

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