Al Teatro Parenti il disagio nella società
- 02 aprile 2024 Eventi
Ritorna dal 3 all'11 aprile al Franco Parenti “L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo”, dal bestseller d’esordio di Katharina Volckmer, adattato per il teatro, in collaborazione con l'autrice stessa, da Fabio Cherstich, che ne è anche regista e scenografo.
Nato da un’idea di Andrée Ruth Shammah, con musiche originali di Luca Baldini, lo spettacolo focalizza la narrazione sul tema dell’identità, fisica, del corpo, del genere, ma anche culturale e politica. Torrenziale, provocatorio, a tratti insopportabile quanto divertente, il testo, lucido e delirante insieme, passa dalla confessione di fantasie sessuali legate a Hitler e al nazismo, alla descrizione di incontri di sesso occasionale, dalle critche della pessima cucina tedesca all’insofferenza del vivere in un corpo di donna. Un flusso di coscienza torrenziale e provocatorio, che echeggia l’arte “sporca” della britannica Tracey Emin e le performance medico-rituali del francese Orlan, dalla poetica da chirurgia estetica.
Con una messinscena potente e audace, Cherstich non vuole solo farci sentire la voce della protagonista, ma anche far vedere cosa si sta formando nella sua immaginazione: ci chiede di diventare testimoni di un processo di distruzione di sé e insieme un inno alla complessità e fluidità di ciò che siamo, che potremmo osare essere e di quello che saremo.
L'attrice Marta Pizzigallo domina la scena: spudorata e aggressiva, interrogandosi sul suo gender, esprime con voce e corpo il suo disagio emotivo ed esistenziale in una società senza speranza, intrappolata da troppe retaggi culturali. La protagonista rivendica libertà impossibili: quella degli ebrei al tempo del nazismo e quella di chi oggi vuole manifestare la propria identità sessuale.
Spiega Cherstich nelle sue note di regia: -La donna e il dottor Seligman (interpretato da Francesco Maisetti) sono all’interno di uno spazio mentale. Non lo studio di un medico, ma un dispositivo visivo in cui attraverso l’utilizzo di lenti traslucide, vetri opalescenti, filtri fotografici, il corpo della protagonista e la sua immagine appaiono al pubblico in una forma mutevole e continuamente trasformabile, fluida e misteriosa».
Consigliato ai maggiori di 16 anni di età. Produzione, scene e costumi sono del Teatro Franco Parenti.
L'orario di inizio varia a seconda del giorno. Durata: 1h 20’
Grazia De Benedetti
Teatro Franco Parenti - - via Pierlombardo 14 - Info e prenotazioni biglietteria@