GIUSEPPE UNGARETTI - SONO UNA CREATURA

Milano 11 Aprile 2020.
Anche noi, chiusi in casa, siamo come Ungaretti, delle creature. Queste quattro mura che ci proteggono sono come quelle pietre di Valloncello di Cima Quattro.
Anche noi abbiamo davanti agli occhi immagini di gente che muore, camion che trasportano bare verso una meta per ora sconosciuta. Persone che muoiono senza il conforto di parenti e amici, soli con il loro dolore. Solo chi ha fede forse muore sereno.
Qui sono molti i feriti, tanti guariscono, altri muoiono.
Ma se per il poeta la guerra è durata quattro anni, per noi c'è incertezza. Ora dobbiamo conoscere il nemico. Ma non abbiamo ancora trovato la pallottola che lo colpisce.
Speriamo di trovarla prima di ultimare la pubblicazione delle poesie di Ungaretti, che è di un'attualità sorprendente.

 

SONO UNA CREATURA

Valloncello di Cima Quattro il 05 agosto 1916

Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata


Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede


La morte
si sconta
vivendo