NOTTURNO INFINITO

Steso tra le mura di una stanza
la luce della lampada calma l’ansia di un amore finito

Nel silenzio notturno della città in pausa
si alzano le ceneri del tempo

Il vento ottobrino lascia intravedere la ferita mai spenta.

Domani è un anno che non ci sei più.

Mi alzo 
respiro 
e la discesa di una lacrima pronta sopprimo.

È quello che posso.

Andrea Pietrantoni